Il Movimento e l’Astrazione

La fotografia ha il potere di catturare istanti e sentimenti che, spesso, sfuggono alla vista quotidiana.

Un movimento, una forma inaspettata, un gioco di luci e ombre possono trasformare la realtà in un’opera astratta, carica di significato.

L’immagine di una ragazza avvolta in un telo rosso che si muove creando forme fluide e imprevedibili è proprio questo: un incontro tra la realtà e l’astrazione, un gioco tra la fisicità del corpo e l’evanescenza del tessuto che avvolge.

L’idea di base di questa fotografia nasce da un verso della canzone dei Beatles: Something.

Something in the way she moves è un verso che parla di una presenza, di una forza sottile, quasi impercettibile, che si manifesta attraverso il movimento.

Non si tratta di un’azione esplosiva, ma di una sensazione, di un’energia che si sprigiona delicatamente, proprio come il movimento del telo rosso. Ogni piega che si forma, ogni flusso che nasce dall’interazione tra il corpo e il tessuto, diventa parte di un racconto che va oltre la forma.

In questa immagine non vediamo un corpo anche se si rivela nel movimento del tessuto che lo avvolge. Una metamorfosi in cui il rosso, con la sua intensità, diventa simbolo di passione, di cambiamento, di un’esperienza che ci coinvolge senza mostrarci mai tutto.

Il telo si trasforma in un’entità viva, che si anima con ogni movimento, creando forme nuove e astratte, come se il corpo stesso stesse cercando di liberarsi, di trovare una nuova identità attraverso il movimento, che non è mai solo fisico, ma anche emotivo e mentale.

Un gioco di linee e curve, una metafora della condizione umana sempre in bilico tra il visibile e l’invisibile, tra ciò che possiamo toccare e ciò che sfugge alla nostra comprensione.

La bellezza sta nel non sapere, nel lasciare che il movimento parli da solo attraverso la fotografia che cattura il momento.

Spero che la canzone dei Beatles, vi risuoni nella memoria e che crei una connessione tra le note e le forme, tra l’emozione di un verso e la sua espressione visiva.

Something in the Way She Moves … […]”

la bellezza del non detto, del non visibile, del movimento che sfugge e che ci parla più di quanto possiamo immaginare.

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